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VERBANIA – 12.01.2019 – Due giorni fa

era in tribunale ad “assistere” un amico e connazionale arrestato in flagranza per droga e processato; oggi è stato lui a finire in aula. Azeddine Werghimmi, 34enne tunisino domiciliato a Verbania, è stato fermato alle 20 di ieri sera alla stazione di Fondotoce dagli stessi poliziotti che quarantotto ore prima avevano intercettato sulla sua auto in piazza Adua Mustafa Ben Najima. Quest’ultimo era stato trovato in possesso di 50 grammi di cocaina. Rimesso in libertà, s’era presentato giovedì all’udienza di convalida –in cui ha patteggiato quattro mesi– insieme a Werghimmi, che l’ha atteso fuori e al quale gli agenti hanno chiesto le generalità. I poliziotti, sospettando un collegamento tra i due, hanno iniziato a tenerlo d’occhio e l’hanno fermato ieri sera mentre scendeva dal treno proveniente da Milano. Aveva addosso 25 grammi di cocaina. È stato arrestato e oggi è comparso di fronte al giudice Rosa Maria Fornelli. Assistito d’ufficio dall’avvocato Carlo Falciola ha negato di essere uno spacciatore, dicendo che la cocaina era per uso personale e che l’aveva acquistata con il denaro risparmiato da un precedente lavoro di pizzaiolo in Germania, paese lasciato qualche settimana per trasferirsi a Pallanza ospite di un terzo connazionale. Questa versione non ha convinto il giudice che, nell’accettare l’istanza di patteggiamento proposta dalla difesa e concordata con il pm Anna Maria Rossi, ha escluso le attenuanti generiche, accettando una pena di 9 mesi e 1.200 euro di multa con i doppi benefici di legge della sospensione e della non menzione.

 

 

 

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