VERBANIA - 14.01.2019 – No al doppio ruolo
di controllore e controllato. È stata l’Anac –Autorità nazionale anticorruzione- a caldeggiare al comune di Verbania la rimozione del conflitto di interessi del segretario generale Giuseppe Testa (nella foto), contemporaneamente nominato dirigente del settore Gare-appalti e responsabile della Trasparenza e dell’anticorruzione. In una lettera ufficiale che risale a fine novembre scorso, l’authority presieduta dal magistrato Raffaele Cantone mette nero su bianco “l’esistenza di forti criticità nello svolgimento delle funzioni di Rpct (Responsabile prevenzione, corruzione e trasparenza, ndr) da parte di un soggetto che, nell’esercizio delle diverse attribuzioni, si trovi nella veste di controllore e controllato. La commistione di funzioni non solo può compromettere l’imparzialità del Rpct che già partecipa al sistema dei controlli interni, ma confligge con le prerogative allo stesso riconosciute, in particolare d’interlocuzione e controllo nei confronti di tutta la struttura, che devono essere svolte in condizioni di autonomia e indipendenza “. In risposta a questo sollecito la giunta Marchionini ha rivisto le deleghe dirigenziali, togliendo la Trasparenza al segretario generale e affidandola al dirigente del settore Finanze-Servizi alla persona Claudio Cristina.
A chiedere l’intervento dell’Anac, nel luglio 2017, era stata il consigliere di minoranza Stefania Minore, che alla luce della risposta ricevuta critica l’Amministrazione per “cinque anni di opaca amministrazione”. “Sin da subito ho cercato di segnalare incarichi incompatibili assegnati dal sindaco, così come appalti frazionati per evitare le gare o la mancata rotazione dei dirigenti e delle imprese. Ma ho sempre ricevuto una chiusura. Nel 2015 avevamo segnalato che il dirigente nominato come responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza fosse incompatibile, trovandosi nella posizione di ‘controllore e controllato’, ma in assise comunale Marchionini aveva difeso la sua scelta. Successivamente con l’arrivo del terzo segretario generale, il sindaco ha continuato a mantenere questa incompatibilità. Infatti, pur nominandolo responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, com’è giusto che sia, ha pensato bene di renderlo incompatibile conferendogli anche incarichi dirigenziali, come la gestione della centrale di committenza e contratti oltre ad eventuali progetti di “project financing”. Questo fatto era stato segnalato da Minore direttamente a Testa. “Mi sono rivolta a lui dopo la nomina (decreto sindacale 28/12/2016), sottolineando le mie perplessità. Anche in questo caso la mia richiesta non ha avuto riscontro e perciò mi sono rivolta all’Anac”.
La lettera dell’Authority e il provvedimento preso in risposta dal comune, non soddisfano Minore: “A quanto pare il sindaco non ha recepito le raccomandazioni, dal momento che ha tolto l’incarico al segretario, lasciandogli gli incarichi dirigenziali che dovrebbe esercitare solo in casi eccezionali e per periodi limitati. Lo scomodo incarico di controllore è passato ad altro dirigente, che si occupa comunque di appalti, si pensi a quello delle mense scolastiche da svariati milioni di euro. Nonostante la soddisfazione per l’intervento di Cantone, resta l’amaro in bocca poiché in questi cinque anni, le numerose segnalazioni fatte al responsabile per la prevenzione della corruzione per anomalie negli appalti e nelle gare non hanno portato ad alcun risultato”.