CANNOBIO – 08.01.2019 – Tornerà oggi nella sua teca
della chiesa parrocchiale di San Vittore la reliquia della Sacra Costa. In migliaia ieri pomeriggio (di persona e in videoconferenza al teatro Nuovo) hanno partecipato alla celebrazione di una delle più datate e sentite cerimonie religiose della nostra provincia, il ricordo del miracolo che avvenne nel 1522 nel borgo di Cannobio. In un’osteria che col tempo ha lasciato spazio all’attuale santuario, da un’immagine raffigurante la Pietà – il Cristo deposto dopo la crocifissione – caddero sangue e un frammento osseo. Il miracolo, che si ripeté nei giorni successivi, destò scalpore e diede vita, anche grazie alla volontà di San Carlo Borromeo, a una devozione che dura da allora e che si avvicina ai 500 anni. Come da tradizione il 7 gennaio la reliquia viene calata dall’altare della parrocchiale, adorata dai fedeli e condotta in processione sino al santuario a lago, in un borgo tutto buio ma illuminato della fioca luce di migliaia di lumini. È la festa dei lumineri, che ieri ha presieduto il vicario generale della Diocesi di Novara, monsignor Fausto Cossalter. Una festa suggestiva conclusa nei locali cittadini con la tradizionale cena a base di pasta e fagioli e luganighe, il menù che la tradizione vuole fosse stato servito nell’osteria quella sera del 1522.