1

tribunale vb esterno

VERBANIA – 21.12.2018 – Un accordo totale

per chiudere ogni processo, un’assoluzione dopo derubricazione e una con la formula del dubbio. Dopo un anno e mezzo s’è definitivamente chiusa al Tribunale di Verbania un’annosa vicenda giudiziaria nata da una banale lite per un parcheggio e sfociata in più procedimenti e denunce. Il 23 gennaio del 2015 in via Toscanini a Pallanza il milanese Vito Cirrincione aspettava in auto –una Dodge Nitro posteggiata a ridosso di un condominio– che la moglie sbrigasse alcune commissioni dall’amministratore di condominio di un’immobile che possiede a Stresa. Attendeva al volante, con il sedile leggermente reclinato, parlando al telefono, quando sentì qualcuno che gli rigava la portiera lato passeggero. Scese e si trovò di fronte Antonio Galioto, docente di inglese al “Ferrini”, residente nel condominio. Nella discussione che seguì quell’atto vandalico Cirrincione subì un profondo taglio alla testa che richiese l’intervento dell’ambulanza, sulla quale salì anche il professore, deciso a farsi visitare al Dea. Il taglio –disse il milanese in denuncia– era stato provocato dalla chiave brandita dal “rivale” e calata sulla testa. Il taglio –sostenne il verbanese nella controquerela– fu conseguenza di una testata subita dal docente e diretta al palato.

Dalle reciproche querele sono nati due procedimenti penali. Quello davanti al giudice monocratico Raffaella Zappatini ha visto imputato Galioto di danneggiamento aggravato e lesioni aggravate; quello demandato al giudice di pace ha visto le parti invertite e un’accusa di lesioni semplici. Al termine di un’udienza un po’ “burrascosa” del primo procedimento, i Galioto hanno denunciato per falsa testimonianza Cirrincione e la moglie e per violazione del segreto d’ufficio il loro avvocato Alessandro Corletto, che in aula aveva posto alla signora Galioto alcune domande su un suo (e del marito) accesso a una mediazione di conflitti al comune di Verbania: informazioni che secondo loro erano state ottenute illegittimamente. Queste querele e il trasferimento temporaneo del giudice Zappatini a Novara hanno rallentato il processo, che è ripreso anche con il subentro del nuovo difensore di Galioto, l’avvocato Paolo Patacconi; e che s’è chiuso ieri con una sorta di “pace”. Una transazione con risarcimenti reciproci ha portato alla remissione di tutte le querele. Trattandosi di reati aggravati e procedibili d’ufficio, però, il processo al docente non s’è fermato. Il pm Anna Maria Rossi, esprimendo soddisfazione perché “ha prevalso il buon senso”, ha chiesto di derubricare il danneggiamento da aggravato a semplice perché, stazionando in auto Cirrincione, è venuta meno l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede; e domandando che l’imputato fosse mandato assolto dalle lesioni aggravate con la formula del dubbio. Così ha deciso il giudice, che ha pronunciato due assoluzioni, di cui la prima perché il fatto (il danneggiamento semplice) non è più previsto dalla legge come reato.

Soddisfatto anche l’avvocato Corletto, la cui posizione è già stata archiviata dal gip su richiesta della Procura. “Non posso che esprimere soddisfazione per l’epilogo di questo procedimento che è nato da un fatto tutto sommato banale o, quantomeno, di pronta soluzione -anche in considerazione dell’ammissione di colpevolezza dell’imputato- ma che ha rischiato di trasformarsi in una vera e propria ‘guerra giudiziaria’ e addirittura di coinvolgere direttamente anche i soggetti tecnici del procedimento penale, vale a dire gli addetti ai lavori. Non nascondo che questo caso mi abbia posto in una posizione difficile al punto da valutare la dismissione dell’incarico, non certo per colpa del mio cliente, il quale sin da subito si è mostrato propenso a collaborare nella ricerca di una composizione bonaria. Tuttavia, ho ricevuto diverse manifestazioni di vicinanza e stima, anche da parte di colleghi con molti anni di esperienza e questo ha rafforzato la determinazione a proseguire nel mio operato ispirandomi, come sempre, al rispetto delle norme deontologiche”.

 

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.