VERBANIA – 16.12.2018 – Passa dal Consiglio comunale
prima ancora che da un’aula di giustizia la “battaglia” legale che il comune di Verbania intende avviare sull’eredità contesa agli Amici degli animali. Mentre alla quarta sezione civile del tribunale di Milano l’avvocatura civica s’è costituita il 24 ottobre come interveniente autonoma nella causa avviata nel 2016 dal presunto erede svedese di un milanese che, alla morte, ha lasciato diversi immobili ad alcuni enti e associazioni, Palazzo Flaim s’appresta a discutere la delibera con cui si accetta –con il beneficio di inventario– quell’eredità. Il testo è già stato predisposto e domani sera sarà sottoposto alla Commissione consiliare Urbanistica-Patrimonio per poi approdare in aula. È l’ultimo, in ordine di tempo, atto di un braccio di ferro che va avanti da tre anni, da quando cioè il Comune è venuto a conoscenza che Loredana Brizio, presidente dell’associazione Amici degli animali (fino al 2014 gestore del canile municipale e oggi di una propria struttura a Fondotoce) aveva accettato –sempre con beneficio di inventario– l’eredità del benefattore che, morendo nel 2012, volle riconoscere una somma al “Rifugio del cane di Pallanza/Intra”. Il notaio esecutore testamentario individuò quale soggetto beneficiario del legato l’associazione, che procedette in autonomia senza avvisare l’Amministrazione municipale la quale, venutane a conoscenza, ritenendo d’avere lei quel diritto, si mosse per via legale. Nel frattempo, però, è spuntato dalla Svezia un lontano parente che, rivendicando a sua volta l’eredità, ha avviato la causa civile discussa in ottobre e aggiornata il 27 febbraio prossimo.