CANNOBIO - 08.12.2018 - Riapertura senza problemi,
nella giornata di ieri, al chilometro 30 della statale 34 all'altezza della frana del 6 novembre. Il senso unico alternato imposto dai lavori in corso, non ha comportato code particolarmente lunghe, insomma lamentele non ne sono arrivate forse perché qualche minuto in coda, soprattutto per i frontalieri, è sempre meglio delle ore gettate vie, in questo mese di chiusura, lungo i percorsi alternativi. A controllare la viabilità, ai due estremi della zona critica, i vigili di Cannero e di Cannobio, sul posto dalle 16,30 alle 19; mentre al mattino dalle 5,30 alle 8,30 sono i movieri incaricati da Anas a regolare il transito. Quanto durerà al momento non è dato sapersi. I lavori sul versante continuano, si stanno posando le reti in aderenza e le chiodature in parete sono alquanto impegnative. La data formalmente comunicata per la chiusura cantiere era il 23 dicembre, ma com'è noto si tratta di una data indicativa perchè richiesta dalle norme. In realtà neanche i sindaci possono confermare che il cantiere sarà "smontato" prima di Natale. Si attendono comunicazioni da Anas.
La riapertura della Statale darà anche un'accelerata ai lavori in corso nel centro di Cannobio, che in questo mese sono progrediti estremamente a rilento per le ovvie impossibilità di far passare i camion (e sulla Cannobina c'è un limite di peso). "Abbiamo fatto quanto si poteva - spiega il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella - ad esempio le betoniere non sono potute passare, quindi tutto è risultato molto rallentato. Confidiamo nel bel tempo per recuperare il tempo perso e poter rispettare i tempi di completamento, previsti per la metà di febbraio".
I prossimi giorni saranno cruciali per altri lavori, quelli di messa in sicurezza dell'arteria internazionale dalla frontiera a Ghiffa, l'ormai famoso piano da 60 milioni di euro al quale Unione dei Comuni del Lago Maggiore, Provincia e Regione vorrebbero dare un'accelerata attraverso una richiesta di stato d'emergenza al dipartimento della Protezione Civile, cosa che consentirebbe di velocizzare le pratiche burocratiche per l'avvio dei cantieri. Prima di Natale, assicura Albertella, dovrebbero giungere gli studi del Politecnico di Torino sull'assetto geomorfologico dei versanti da mettere in sicurezza; attesi per lo stesso periodo anche quelli commissionati da Anas nei punti in cui dovrebbero realizzarsi el gallerie paramassi. "Con quei documenti - spiega il sindaco - la Regione, con la quale siamo già d'accordo, potrà avanzare la richiesta alla Protezione Civile per lo stato d'emergenza". Ancora nessuna risposta, infine, dal ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, cui Albertella s'era rivolto nelle settimane scorse, sollecitandone l'intervento. (ad)