1

aceta

VERBANIA - 04.12.2018 - Una soluzione “green” per l’ex Acetati.

Si susseguono le prese di posizione -anche al di fuori dei movimenti politici- sulla proposta di insediare un parco commerciale nell’area della ex Acetati. A prendere parola è in queste ore un gruppo di rappresentanti di ambientalisti, ecologisti e dell’Arci di Verbania che, per voce di Marcella Zorzit, spiegano i motivi del “no” alla soluzione indicata da sindaco e giunta e individuano, invece, per la zona in questione una strategia “green” al passo coi tempi. “Una strategia di sviluppo di quest’area - si legge nel documento - non può risolversi con soluzioni affrettate o dettate da opportunità economiche contingenti. E’ necessario pensare a un nuovo sviluppo che sia ambientalmente sostenibile, che non dilapidi e depauperi il patrimonio naturale. Bisogna, perciò, dare un respiro lungo e guardare lontano se si vuole davvero cambiare strada e dare speranze alla città. L’area ex Acetati può rappresentare una grande opportunità per pensare ad innovazioni produttive ad alto contenuto tecnologico sia nei settori economici primari che secondari, uno spazio per rilevanti iniziative sociali, culturali, espositive ed economiche e di servizi alle persone, innovativi e di grande qualità, che si distinguano per originalità e siano in grado di esercitare attrattiva a livello locale, nazionale e internazionale. Di conseguenza riteniamo che la destinazione commerciale di una parte dell’area, prevista nell’ambito del masterplan recentemente reso pubblico, sia del tutto sconveniente”.

Il tema principale, secondo gli ambientalisti, resta la bonifica. “Riteniamo altresì fondamentale un serio e prioritario intervento di bonifica dell’intera area. Vanno affrontate prioritariamente le problematiche relative alla presenza di inquinanti, dei pozzi per l’approvvigionamento idrico della città e la recente constatazione dell’aumento della temperatura delle acque nel sottosuolo. In tal senso indichiamo come indispensabile la consulenza di enti preposti ai monitoraggi ambientali quali iI Cnr e l’Arpa e le istituzioni sanitarie locali”.

 

 

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.