STRESA – 03.12.2018 - E' giallo
sul ritrovamento in uno stagno di Villa Pallavincino di un esemplare di tartaruga azzannatrice, un raro animale del peso di 6 chili, che può essere pericoloso anche per gli esseri umani, per quella caratteristica di mordere e poi "strappare" ciò che finisce sotto i suoi denti. La sua presa può tranciare di netto il piede o il braccio di un adulto. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e della Stazione Forestale di Gignese, hanno prelevato il rettile in seguito alla segnalazione ricevuta dal biologo del parco, che ha rinvenuto l’animale in un piccolo stagno ubicato in un’area non accessibile al pubblico e completamente recintata. E’ presumibile quindi che la tartaruga sia stata abbandonata superando la recinzione o il cancello carraio che intervalla il muro di cinta. La detenzione della tartaruga è vietata per via della sua estrema pericolosità e per tale motivo è stata inserita dal ministero dell’Ambiente tra le specie pericolose già a partire dal 1996. Originaria del Nord America, predilige stanziarsi in acque stagnanti o fiumi non impetuosi e specie quando è fuori dal proprio habitat, manifesta una forte aggressività anche nei confronti dell'uomo.
I Carabinieri fanno sapere che all’atto del ritrovamento l’animale si trovava in buone condizioni di salute ed adeguato stato di nutrizione. Elementi questi che portano a ritenere che la tartaruga vivesse in stato di cattività. Tuttavia da alle verifiche eseguite è risultata priva di microchip o di altro diverso sistema identificativo che permettesse di ricondurre alla sua provenienza. E’ plausibile che sia stata importata illecitamente in Italia venendo poi abbandonata per via delle difficoltà di gestione, non necessariamente conosciute dal detentore e connesse alla pericolosità dell’animale. La tartaruga è stata quindi posta sotto sequestro ed affidata in custodia presso il Parco di Leolandia in Provincia di Bergamo, quale struttura debitamente autorizzata, non essendo presente in Piemonte alcun soggetto abilitato alla sua detenzione.