VERBANIA – 30.11.2018 – Una lite a tarda notte
nata per motivi banali, due gruppi che si affrontano, una rissa e un locale a soqquadro. Fu movimentata la notte del 12 novembre 2015 al Malmosto di piazza San Rocco, a Intra. Nel giorno del suo compleanno il titolare era già rincasato quando, tra l’una e le due, fu chiamato dalla fidanzata perché all’interno del pub qualcuno si stava picchiando. Dallo smartphone, collegato alle telecamere della videosorveglianza interna, vide almeno 7-8 persone che si lanciavano sedie, tavoli e bicchieri. Uscì precipitosamente a piedi dall’appartamento, distante poche centinaia di metri, entrò nel locale dove l’attendevano un paio di dipendenti e la fidanzata, e si barricò all’interno mentre uno dei due gruppi (composto da marocchini, l’altro era di albanesi) tornò indietro. Dei tre che gli bussarono alla porta a vetri, uno sanguinava vistosamente e copiosamente al volto. Chiedeva di entrare per lavarsi in bagno ma, insieme agli altri, fu respinto. Al diniego venne scagliata una bottiglia contro la porta, danneggiandola. Fu allora che il titolare chiamò i carabinieri. Accorse una pattuglia del Radiomobile che, seguendo le indicazioni del titolare e di un testimone presente al momento della zuffa, raggiunse nel vicino parcheggio di Villa Caramora tre persone, di cui una ferita al volto. Furono identificati come cittadini di nazionalità marocchina, uno peraltro gravato da un decreto di espulsione perché non in regola con il permesso di soggiorno. Tutti e tre sono stati denunciati per rissa e per danneggiamento aggravato. Uno, quello irregolare, è irreperibile e la sua posizione è stata stralciata. Gli altri due sono a processo a Verbania. Nella prima udienza davanti al giudice Rosa Maria Fornelli, oggi, il titolare ha cercato di ricostruire quella burrascosa notte, di cui ha ricordi confusi. L’intervento dei carabinieri e i successivi atti di indagine sono stati illustrati dai brigadieri della pattuglia del Radiomobile intervenuta. Mancavano due testimoni, uno dei quali –l’amico che indirizzò i militari agli imputati– era presente in Tribunale ma poi s’è assentato per un asserito impegno improrogabile quando è stato chiamato in aula. Nei suoi confronti, e dell’altro che nonostante fosse citato non s’è presentato, il giudice ha stabilito un’ammenda di 300 euro ciascuno. Dovranno presentarsi nella prossima udienza, il 15 marzo.