VERBANIA - 20.11.2018 - Brutte giornate

per i commercianti verbanesi. Il futuro preoccupa ed il presente esaspera. Le preoccupazioni per il domani hanno il nome di Acetati, e di quegli spazi commerciali che vi si apriranno dopo la bonifica. Preoccupazione manifestata anche con veemenza da alcuni esercenti nel pomeriggio durante l'incontro al Maggiore, con l'amministrazione e i rappresentanti della società. Il presente, come si diceva, è però tutt'altro che roseo.
A due settimane dalla frana a Cannobio e la conseguente chiusura della statale 34, lo shopping degli elvetici s'è praticamente interrotto con evidenti ripercussioni. Parla di "esasperazione delle imprese commerciali e turistiche della zona", il presidente di Ascom del VCO e vicepresidente di Confcommercio Alto Piemonte, Massimo Sartoretti, relativamente a quelle imprese "che si trovano ancora una volta isolate, con gravissime conseguenze sulla loro attività".

"Se i frontalieri, di cui peraltro condividiamo le proteste, riescono comunque ad arrivare ai luoghi di lavoro, seppur con difficoltà, chi ha un’attività in sede fissa nella zona non può di fatto lavorare, in quanto non raggiungibile dai clienti abituali e dai turisti di passaggio - spiega Sartoretti -. Analoghe criticità ci segnalano gli operatori su aree pubbliche del mercato del sabato di Intra, che hanno visto ridurre il flusso di clienti elvetici in queste due settimane, e quelli del mercato di Cannobio che faticano a raggiungere la località oltre la frana".
I rappresentanti dei commercianti già a maggio avevamo incontrato il prefetto per rappresentargli le preoccupazioni sulla situazione delle statali del VCO : "Ora siamo esasperati. Le nostre imprese vivono di turismo e cercano di fare di tutto per investire in un momento già difficile. Il minimo è chiedere che le Istituzioni capiscano i nostri sforzi e ci vengano incontro - conclude Sartoretti -. Noi siamo sempre disponibili a condividere progetti e ad avviare iniziative coordinate sul territorio. Ci aspettiamo risposte".