VERBANIA – 20.11.2018 – Un “no” netto e crudo
a un futuro commerciale nell’area ex Acetati. È questa la risposta che il sindaco Silvia Marchionini ha incassato dalla folta delegazione dei commercianti verbanesi presente oggi nella sala “blu” del teatro Maggiore all’incontro convocato dall’Amministrazione –con la presenza dei manager e consulenti di Acetati Immobiliare– per illustrare il masterplan che prevede la conversione dell’ex stabilimento chimico in retail park. I timori e i mal di pancia che da qualche settimana covano gli esercenti, specialmente quelli del centro di Intra che temono di soccombere alla concorrenza, si sono sfogati in duri attacchi all’Amministrazione, espressi anche con toni polemici. Marchionini ha ribadito i concetti che va ripetendo da settimane e che accompagnano il masterplan già approvato dalla giunta: a) scongiurare il fallimento di Acetati, b) evitare che la bonifica sia anticipata economicamente da Comune e Regione , c) favorire l’investimento dell’immobiliarista interessato al sito. Ciò comporta il cambio di destinazione d’uso e la creazione di circa 22.000 metri quadrati di superfici di vendita. I termini “parco commerciale urbano” e “outlet” risuonano nelle orecchie dei commercianti come le campane a lutto di una categoria che è già duramente provata dalla concorrenza dell’e-commerce e dei centri commerciali fuori città (Gravellona in primis) e fuori provincia (Vicolungo, Serravalle Scrivia, Arese ma anche Castelletto Ticino), penalizzata dalla chiusura della statale 34. Gli affari vanno già male adesso – ragionano i commercianti – figuriamoci con l’apertura di un parco a Sant’Anna con comodi parcheggi e nessun problema di convivenza con i residenti.
Il sindaco ha difeso le sue scelte, ha cercato di fugare i dubbi e ha anche polemizzato con gli esponenti politici presenti in sala: il consigliere comunale Renato Brignone di Sinistra & Ambiente e l’ex assessore leghista Luigi Airoldi, secondo cui alla città lì serve un’area turistica e non commerciale. I toni sono stati a tratti tesi. Il dibattito ha mostrato che la posizione, almeno per conto di chi era presente ed è intervenuto, è compatta: no a un futuro commerciale all’ex Acetati.