CANNOBIO – 12.11.2018 – I soldi ci sono,
ma se si applicano le leggi ordinarie, ci vorranno anni per spenderli. Lo stato di emergenza – o il provvedimento giuridicamente più appropriato – è la richiesta che Cannobio ha avanzato al governo. Il premier Giuseppe Conte, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e il presidente di Anas Gianni Armani sono i destinatari della comunicazione con cui, venerdì mattina, la giunta cannobiese ha sollecitato azioni urgenti per avviare i lavori sulla statale 34, non solo nel punto in cui martedì è caduta la frana che ancora oggi rende non transitabile l’arteria internazionale, ma anche per i corposi interventi previsti. I 60 milioni di euro promessi da Roma e da Torino la cui disponibilità è stata messa nero su bianco richiedono infatti tempi lunghi per potersi tramutare in opere, soprattutto nelle attese gallerie che bypasserebbero quel punto di Cannobio, a metà strada tra il centro abitato e quello di Cannero Riviera. Da qui la richiesta di una corsia accelerata. “Magari in un decreto legge o come riterrà il governo”, spiega il sindaco cannobiese Giandomenico Albertella: “Tra progettazioni e bando di gara internazionale un anno va via solo per le incombenze burocratiche, sempre che non ci siano ricorsi o altri impedimenti. Ma noi abbiamo urgenza di intervenire subito”.
L’urgenza è testimoniata proprio dalla frana della settimana scorsa, avvenuta nel medesimo identico punto in cui, nel marzo del 2017, perse la vita il farmacista svizzero Roberto Rigamonti, la cui moto fu travolta dai sassi staccatisi dal versante roccioso. Preservare la sicurezza degli automobilisti ma anche togliere dall’isolamento qualche migliaio di cittadini interrompendo una strada vitale per lavoratori, studenti e turisti è ciò che chiede Cannobio.


