VERBANIA – 09.11.2018 – Giustizia e politica
nella faida dei berluscones. È difficile prescindere da questo intreccio nel raccontare il processo che al Tribunale di Verbania vede imputato il presidente del club Forza Silvio di Verbania (consigliere comunale e già vicecoordinatore provinciale di Fi); e il commissario provinciale del partito, esponente locale alla Camera. Michael Immovilli contro Mirella Cristina è la sintesi del procedimento penale che la seconda ha innescato –costituendosi poi parte civile– con la querela presentata nel 2015 contro il primo per la sottrazione del mobilio e del contenuto della sede di Forza Italia. Nell’aula del giudice Rosa Maria Fornelli, chiamata a valutare l’accusa di appropriazione indebita, i testimoni sfilati oggi hanno descritto ciò che accadde dopo le Comunali del 2014 quando, in un quadro generale di difficoltà del partito e dopo l’esito fortemente negativo delle elezioni, si cercava di sopravvivere e di riorganizzarsi.
Non potendo pagare una sede propria, Forza Italia prese in affitto i locali di via XXV Aprile già sede del comitato elettorale del candidato sindaco Cristina tramite il club Forza Silvio. Il suo presidente, Immovilli, si intestò il contratto che disdettò pochi mesi dopo anche perché aveva difficoltà a pagare. In quel frangente trasferì il contenuto dell’ufficio in via De Bonis, in un immobile di sua proprietà adattato all’attività politica e tuttora utilizzato con questo scopo. Sedie, scrivanie, pc, bandiere e persino i libri di Silvio Berlusconi furono sottratti a Forza Italia che, con la nomina di Cristina a commissario, tornò a occupare l’ufficio di via XXV Aprile con un nuovo contratto, iniziando a reclamare le suppellettili e il materiale asportato. Dopo diversi solleciti a riconsegnarlo, Immovilli venne denunciato e, poi, rinviato a giudizio.
Oggi il pm Maria Portalupi ha ricostruito la vicenda davanti al giudice Fornelli. Tra i testimoni sentiti anche Valter Zanetta, attualmente militante della Lega ma all’epoca coordinatore di Fi. “Il partito era in difficoltà, non aveva i soldi e disdettava tutte le sedi – ha spiegato –. Non volevamo rinunciare all’attività politica a Verbania e ci faceva comodo questa soluzione. La sede fu presa da Forza Silvio in collaborazione con Forza Italia”. Zanetta, che ha riconosciuto come nel 2014 Immovilli fosse uno dei suoi più stretti collaboratori nella segreteria provinciale, ha però detto esplicitamente che i mobili sono di Forza Italia. Nel descrivere quegli accadimenti, l’ex senatore ossolano, politico di lungo corso d’estrazione democristiana, ha voluto esternare il dispiacere di veder la vicenda trattata in tribunale e che i panni sporchi non siano stati lavati in casa.
Esauriti i testi, il giudice ha rinviato il processo al 25 gennaio, giorno in cui ci saranno discussione e sentenza.