VERBANIA - 23.10.2018 - La separazione, l'immobile condiviso, il pessimo rapporto con la famiglia dell'ex marito. È questo il contorno della vicenda che nei giorni scorsi ha visto un professionista del Verbano a processo per violazione di domicilio. Il domicilio violato è il terrazzo dell'immobile in cui viveva e che condivideva all'epoca -nel 2016- con l'ex cognata, la moglie del fratello. Dopo la separazione la donna abitava con il figlio al piano di sotto del cognato, in una palazzina in collina isolata dal centro abitato. Col cognato i rapporti erano più che pessimi, inesistenti. I due non si parlavano e c'erano contestazioni, anche legali, sull'uso di parti comuni cone un deposito della legna e, appunto, il terrazzino. Fu lì che nel giugno 2016 la donna, che stava prendendo il sole in deshabille contando d'essere al riparo da occhi indiscreti, fu sorpresa nel trovarsi accanto il cognato e un operaio, si spaventó e chiamó i carabinieri, sporgendo successivamente denuncia.
La vicenda è quindi approdata al Tribunale di Verbania perché ip cognato è stato rinviato a giudizio per violazione di domicilio. Nel processo celebrato davanti al giudice Rosa Maria Fornelli sono emerse le tensioni familiari, cessate poi con il trasloco della donna. L'imputato ha sostenuto di avere diritto d'accesso al terrazzo, anche perché all'epoca era un cantiere oggetto di lavori di cui era responsabile. La donna, costituita parte civile, ha lamentato il disagio della convivenza con l'ex cognato, che in passato aveva scoperto -installando una telecamera- essersi introdotto nel terrazzino, ma ha accettato di rinunciare alla denuncia e, per la quiete personale e del figlio minore, ha rimesso la querela, inducendo il giudice a decretare il non doversi procedere.


