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STRESA – 22.10.2018 – L'olea fragrans,

il fiore caro a Gianfranco Lazzaro, é tornato a fiorire nei giardini di Stresa, dove si è svolta ieri sera la cerimonia conclusiva della trentaduesima edizione del Premio Stresa, concorso letterario del quale il giornalista e scrittore verbanese fu per anni il presidente, fino alla sua scomparsa avvenuta a febbraio. "In suo onore quest'anno si è deciso di sospendere la carica di presidente della giuria dei critici" ha annunciato Luca Gemelli, vicepresidente della Pro loco, al numeroso pubblico raccolto nella sala Tiffany del Regina Palace Hotel, diventato ormai la “casa” del Premio.

Il concorso che vede sfidarsi autori di fama ma anche scrittori emergenti ha premiato quest'anno un'autrice al suo debutto letterario: la ventiseienne Carolina Orlandi, che diventa così la più giovane scrittrice dell'albo d'oro del Premio. Con 27 voti il suo "Se tu potessi vedermi ora" ( Mondadori) racconta una storia vera. Carolina è la figlia della compagna di David Rossi, il manager responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena che il 6 marzo 2013 morì precipitando dalla finestra del suo ufficio. Alla tesi di una tragica vicenda considerata come un suicidio dalla magistratura, s’oppone la famiglia che non l’ha mai accettata lottando alla ricerca della verità. L'autrice ha spiegato come la stesura dell'opera abbia avuto per lei una funzione terapeutica. 

I settanta lettori e la  giuria dei critici composta da Orlando Perera, Marco Santagata, Piero Bianucci ed Emmanuelle de Villepin hanno decretato secondo classificato Massimo Donati, con "Giochi cattivi" edito da Feltrinelli, che ha totalizzato 24 voti. Terza con 10 voti Laura Pariani con "Di ferro e d'acciaio" (NN editore); quarta con 5 voti Nicoletta Mondadori con "L'uomo dei libri" (Casagrande editore); quinto con 2 voti “Il marito paziente" (Biblioteca dei Leoni editore) di Sergio Livio Nigri. 

 Una targa intitolata a Lazzaro  è stata infine assegnata durante la cerimonia conclusiva a "Quarantatré ...a Fondotoce, 20 giugno 1944" di Gianmaria Ottolini e Ruggero Zearo (Tararà Edizioni) e un'altra per l'editoria locale a "Il walser dell'imperatore" di Annalina Molteni (Compagnia de' Bindoni - Magazzeno storico verbanese). 

Elisa Pozzoli

 

 

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