VERBANIA – 18.10.2018 – È stato il pubblico ministero,
prima che iniziasse l’udienza del processo in cui era imputato (è stato poi condannato) per violazione degli obblighi di assistenza familiare, a fargli presente che non poteva stare in aula con la pistola riposta nella fondina legata al cinturone della divisa. Protagonista di questo episodio accaduto stamane a Palazzo di giustizia è stata una guardia giurata che, nonostante non fosse in servizio ma si trovasse in tribunale per motivi di giustizia, era vestito di tutto punto, arma d’ordinanza compresa, in violazione delle norme di sicurezza e del codice di procedura penale. All’osservazione del pm, il diretto interessato ha risposto affidando l’arma ad altri, ha presenziato all’udienza e se n’è andato senza arrecare alcun problema. Questo caso, che sarà segnalato dal carabiniere in servizio d’ordine in Tribunale, ripropone un tema mai risolto a Verbania da quando è stata inaugurata l’ala nuova: la totale mancanza di controlli di sicurezza. Oltre il cancello d’ingresso non ci sono né una guardiola, né una porta ad apertura manuale, né un metal detector ma solo un presidio fisico di una guardia giurata, impossibilitata a verificare tutti.


