
VERBANIA - 10.10.2018 - Nel 2017 è di 73 milioni di euro
il “tesoretto” di entrate dirette per i comuni italiani di frontiera beneficiari dei ristorni frontalieri. Si tratta delle somme che i datori di lavoro elvetici trattengono come imposte ai lavoratori italiani (che non le pagano nel proprio Paese) e che riversano allo stato centrale e agli enti locali. Il dato è stato confermato ieri in una riunione del neonato Osservatorio permanente sul lavoro transfrontaliero istituito da poco in provincia di Varese. Il denaro sarà versato nel 2019 nelle casse dei comuni dell’area di frontiera tra Italia e Svizzera, Vco compreso. L’anno scorso, sempre stando ai dati diffusi ieri, il numero ufficiale dei frontalieri italiani in Svizzera ammontava a 62.969 lavoratori, oltre il 49% dei quali provenienti dalla provincia di Varese, seguita da Como e dal Verbano Cusio Ossola.


