VERBANIA - 07.09.2018 - Il barrio di Santa Catalina, periferia povera di Montevideo, Uruguay. 8000 abitanti, in prevalenza giovani e giovanissimi dal futuro incerto. Qui disoccupazione, violenze, sfruttamento minorile e degrado sono usuali. Qui l'educazione e i messaggi positivi dello sport possono sortire effetti tangibili, cambiare le vite a bambini che conoscono solo la strada. Ed è proprio qui che don Angelo Nigro, il parroco di Ghiffa, s'è messo in testa di costruire un campo da tennis. Perchè il tennis? "Perchè il tennis impone disciplina mentale, rigore, rispetto delle regole", ha detto il sacerdote. Occasione: la conferenza stampa all'Hotel Ghiffa dove ha presentato l'iniziativa che, mercoledì 12 settembre, vedrà professionisti del passato calcistico e del presente del tennis, sfidarsi per aiutare il parroco a raccogliere quei 11.700 euro necessari a realizzare il campo in cemento di Santa Catalina. "Game, set ... match", dice il giudice di campo a conclusione dell'incontro, assegnando la partita al vincitore. "Game, set....felicità", il nome dato all'evento realizzato con la collaborazione del Tennis Club di Bee - presidente Giorgio Alemanni - e del ds del circolo Tennis Pallanza, Claudio Clavico.
Con una buona dose di determinazione, don Angelo ha mobilitato un po' di amici per assicurarsi alcune presenze importanti. Ex glorie della serie "A" come Maurizio Ganz (Inter, Milan, Atalanta, Fiorentina) o il difensore del Toro Enrico Annoni (detto Tarzan). Poi il responsabile del tennis per Sky, il giornalista Stefano Meloccaro (molti lo ricorderanno come spalla di Fiorello nel programma mattutino di Edicola Fiore) e due tennisti in piena attività, come Pietro Rondoni (324mo nel ranking mondiale) e Giovanni Fonio (624mo). Dalle 18 alle 19.30, ai campi da tennis del lungolago di Pallanza si svolgerà il torneo di doppio, quindi alle 21, si proseguirà con una cena all'Hotel Splendid di Baveno. Tutto il ricavato andrà al progetto per Santa Catalina, per partecipare alla cena (costo 30 euro) è possibile prenotarsi contattando la parrocchia di Ghiffa o i due circoli tennistici.
L'iniziativa di don Angelo, va a rinsaldare un vecchio legame che la città di Verbania ha con la comunità di Santa Catalina dove alcuni anni fa fu realizzato un asilo poi intitolato H2O - Verbania, e realizzato col contributo dei verbanesi. Monica Sullanave, che ha dedicato la sua esistenza ai bambini del barrio, il contatto di allora e di oggi.
Non è questo il primo progetto nel quale don Angelo - la cui passione sportiva è nota - cerca di coinvolgere personaggi dello sport. Nei due anni passati è riuscito a ottenere dalla madre di Valentino Rossi due caschi del campione, poi messi in vendita per la realizzazione di un campo da calcio in Congo e una torre dell'acqua in Kenya. Un impianto nato per fornire l'acqua a cinque orfanotrofi, ma che oggi funziona tanto bene che i responsabili riescono a vendere anche un po' dell'acqua al Comune, in modo tale da finanziare il sostentamento dei bambini. Un impegno di fede e di umanità quello del parroco di Ghiffa, preso con se stesso quando, ancora seminarista, vide morire tra le sue braccia un bambino per fame. Si ripromise allora di aiutare i più deboli, e così è stato.
Antonella Durazzo