VERBANIA - 03.09.2018 - Il fatto non sussiste: non ci fu tentativo di turbare la gara per il rifacimento dell'impianto audio di Palazzo Flaim. Oggi il gup del Tribunale di Verbania Elena Ceriotti ha assolto con formula piena il 49enne imprenditore ossolano Marco Libralato. Il titolare della Bl Acoustics di Villadossola, difeso dagli avvocati Marisa Zariani e Marco Ferrero, ha scelto il rito abbreviato per difendersi dall'accusa di tentata turbativa d'asta mossagli dal procuratore capo Olimpia Bossi per aver cercato di dissuadere dal presentare un'offerta diversa dalla sua, un concorrente alla gara d'appalto del sistema di diffusione, registrazione e voto di Palazzo Flaim. I fatti risalgono ai primi mesi del 2017, quando è il momento di risolvere definitivamente i problemi dell'aula consiliare del Comune, il cui audio è pessimo anche nelle dirette radio, tant'è che alcuni esponenti della minoranza incalzano la giunta. Una gara a procedura negoziata, con circa 39mila euro di base d'asta, è aperta tra tre ditte: Bl Acoustics, Pierre Gelil e Seal. Quest'ultima non partecipa e i due, già fornitori del Comune - l'ossolano ha riparato il vecchio impianto, il verbanese ha noleggiato il suo nelle emergenze - si contendono il contratto. L'offerta economica migliore è di Gelil, quella più vantaggiosa in rapporto all'offerta tecnica è di Bl. Nei giorni successivi, la gara è "attenzionata" dalla Procura. La sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, ha infatti avuto notizia di un contatto tra Libralato e Gelil. Si acquisiscono i tabulati telefonici e viene sentito Gelil, che conferma d'aver ricevuto la richiesta a desistere, che però ha ignorato. Sul presupposto del tentativo (perchè tale è stato, essendo caduto nel vuoto l'avvertimento), la Procura ha ritenuto di dover chiedere il rinvio a giudizio. Libralato, che ha scelto il rito abbreviato, tramite i suoi legali ha sostenuto che non vi sia stata alcuna turbativa, neppure tentata. Del resto erano stati gli stessi uffici comunali, dopo la riparazione, a chiedergli un preventivo per un lavoro per il quale, poiché sotto i 40mila euro d'importo, si poteva evitare la gara. L'accusa ha chiesto una pena di sei mesi; il giudice l'ha assolto con formula piena dopo aver respinto la richiesta di costituzione di parte civile di Gelil. Il bene giuridico tutelato nel reato di turbativa d'asta è il buon andamento e la correttezza della pubblica amministrazione.


