VERBANIA - 04.12.2018 - Non solo vigili del fuoco,

ma anche dell'acqua, del vento che abbatte le foreste, dei terremoti e dei ponti. Dove in quest'epoca di cambiamenti climatici, la loro consapevolezza della terra deve diventare un po' anche la nostra, così come il loro "vigilare". Parole di don Egidio Borella, stamattina, alla celebrazione per Santa Barbara patrona dei pompieri, svoltasi come di consueto nella caserma del comando provinciale, a Verbania, alla presenza di tutte le autorità.
Nell'anno in cui la bandiera dei vigili del fuoco ha ottenuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia d'oro al valor civile per l'operato sul ponte Morandi, la tragedia di Genova è emersa dalla lettura dei messaggi istituzionali. Un fatto eclatante, ma emblematico dell'impegno di sempre in ogni situazione d'emergenza. E così, i festeggiamenti per la patrona sono stati occasione per tirare un bilancio di questo anno d'attività delle 11 sedi di servizio del Vco (qui i dati), un anno con oltre tremila interventi e che ha rispecchiato il precedente, ha rimarcato il comandante provinciale Felice Iracà. La consegna delle onorificenze ha preceduto il momento culminante della cerimonia: il dispiegarsi dalla torre di manovra del Tricolore, ad opera di tre vigili sulle note dell'Inno nazionale.
I premiati

Hanno ricevuto un "diploma di lodevole servizio": il capo reparto esperto Massimo Ballarati, il capo reparto esperto Giuliano Manzini e il capo squadra esperto Ezio Tasin.
Croci di anzianità per i vigili del fuoco: Massimiliano Seggio, Mauro Barberini, Maurizio De Regibus e Diego Tartari.